Rincorrere. Inseguire. Sono i verbi secondo cui dovremmo sincronizzare le nostre azioni. Ma non ci riusciremo perché, spesso,non ne abbiamo il tempo o non ne affermiamo il senso.
Perché inseguire gli organizzatori per conoscere le date dei Festival ed i nomi degli artisti impegnati,quando dovrebbe essere nel loro interesse comunicare tali notizie per vederle poi pubblicate?
Perché rincorrere gli artisti italiani, che chiedono,giustamente, visibilità nelle nostre pagine,quando sono loro stessi che non ci permettono di conoscerli più di tanto?
E a tale proposito,pur riconoscendo i nostri limiti di persone non dotate di ubiquità, noi abbiamo si… il dovere morale di interessarci…”,ma anche loro, pur nelle fatiche quotidiane che affrontano per divulgare questa musica, potrebbero assumersi il compito, senza per questo sentirsi sminuiti, di consentirci uno sguardo più ampio e profondo sulle loro realtà, non obbligandoci a trascorrere giornate intere al computer all’inseguimento di improbabili siti.
Che poi si possa o meno condividere la nostra linea editoriale, questo è un altro discorso ,ma una pubblicazione deve,e sottolineo deve,avere un’anima, perché solo cosi può sperare di lasciare il segno della propria indipendenza. Ogni volta cerchiamo di evitare di dare vita ad una rivista che piaccia a tutti, perché se cosi fosse significherebbe che non piace a nessuno.
Scivolando fra le pagine di questo primo numero dell’anno, la foto di copertina tradisce in maniera inequivocabile il personaggio clou: stiamo parlando dell’enigmatico ma indimenticabile David “Junior” Kimbrough. Quantunque fosse arduo trovare qualcuno da affiancargli, idealmente crediamo che la statura di Paul Oscher e soprattutto quella di Willie King possano fungere da architravi in grado di reggere qualunque spinta. Più volte rinviato, vede finalmente la luce lo sguardo diverso sull’opera di Otis Redding, mentre se Olga ci parla di sé, trovano spazio due pellicole (“Mississippi Blues” il ritorno, e “Mercurial Son”) diverse ma che meritano di essere viste.
Il Blues
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