Il tastierista, direttore d'orchestra, produttore ed arrangiatore Rudy Robinson si è spento il 18 febbraio scorso, all'età di 61 anni, nella sua casa di Detroit. E' quasi impossibile parlare di Rudy Robinson senza ricordare la dolce Bettye Lavette, la sua amica più cara, la sua pupilla, la sua cantante preferita, la luce dei suoi occhi, come lui stesso mi ha detto durante un sound check.
La sensuale Bettye (un fisico mozzafiato da venticinquenne, nonostante i suoi 55 anni) è una fra le pochissime cantanti approdate alla soul music senza farsi da bambina le "ossa" con il gospel; il suo sound è caratterizzato ora da una commovente drammaticità, ora da una piccante sensualità sempre accompagnata da una vena di malinconia e di nostalgia.
I suoi spettacoli mai ripetitivi, banali o scontati, non sono purtroppo lo specchio della sua carriera discografica, talmente discontinua da essere la causa principale della mancata valorizzazione artistica e commerciale della cantante della Motor Town.
Betty Haskin, il suo vero nome, modificato poi nel corso degli anni in Betty Lavett, Betty La Vette, Bettye Lavette, cresce musicalmente con Johnnie Mae Matthews, la più bella voce soul di Detroit; il suo primo successo, "My Man, He's a Loving Man" (che raggiunge la settima posizione nella Top Ten R&B), arriva nel 1962 quando è appena sedicenne; tre anni dopo passa dall'Atlantic alla Calla ed incide il suo (primo) indiscusso capolavoro "Let Me Down Easy", che rimane per tutto il mese di aprile 1965 nella Top Twenty R&B. Con il ritorno all'Atlantic registra negli studi di Mescle Shoals la travolgente e drammatica "Your Turn to Cry", una delle sue migliori esecuzioni, arrangiamento e valorizzazione di "Your Time to Cry", incisa precedentemente da Joe Simon. Un discreto album per la Motown precede di molti anni l'ottimo Live "Let Me Down Easy / Bettye Lavette in Concert", registrato il 23 settembre 1999 in Olanda (Jamboree n° 30, pag. 65/66).
La vita sia artistica che privata di Bettye è stata negli ultimi 35 anni legata a quella di Rudy Robinson, suo tastierista, direttore ed arrangiatore nonchè amico più caro: nel 1962, all'età di 21 anni, Rudy suona il clarinetto nella banda musicale dell'esercito; sempre sotto le armi, trascorre alcuni mesi in Europa ed, al suo rientro a Detroit, fonda la D-Town Records, compre due etichette, la New Moon e la Nadia, e viene ingaggiato come compositore, arrangiatore, produttore, promoter, tastierista e direttore dalle più importanti Major di Detroit. Collabora con i Dells, i Temptations, i Four Tops, Martha Reeves, i Dramatics, Johnnie Taylor e naturalmente con la sua inseparabile Bettye Lavette.
Quando ho chiamato Bettye al telefono ma ha detto che al funerale di Rudy hanno partecipato tantissime persone: "Tutti i musicisti ed i cantanti di Detroit erano presenti: Pat Lewis, Orthea Barnes, Belita Woods, Martha Reeves, Joe Weaver, Joe Hunter, Eurier Jones, Don Davis, McKinley Jackson, Paul Riser, J.J. Barnes, Cody Black, Johnny Bassett, Cash McCall... e tantissimi altri; erano presenti le autorità della città e dello Stato, od i loro rappresentanti... tutti hanno reso omaggio a Rudy. Sono riuscita anche a scherzare con lui, a prenderlo in giro come facevo sempre, ma poi, quando ho cantato "My Buddy", una vecchia canzone, sono scoppiata di nuovo in lacrime... e Ron Banks e L.J. Reynolds dei Dramatics si sono avvicinati e mi hanno stretto in un abbraccio. Alla fine, quando la bara è stata portata fuori dalla chiesa, una Marching Band ha preceduto il corteo suonando "When the Saints Go Marching In", fino a che il mio amico... il nostro amico non ha raggiunto il cimitero ed è stato sepolto nella fredda terra invernale coperta di neve. Sono sicura che gli è piaciuto... lo avrebbe voluto così! Non ho perso solo il mio direttore musicale, ma un amico, il mio più caro amico. Quando ero sul palco con lui potevo lavorare ad occhi chiusi... capiva ed anticipava ogni mia necessità. E' inutile dirlo... sono completamente distrutta".
Chi lo desidera può fare le condoglianze a Bettye contattandola al suo e-mail.
Franco Rubegni