La testimonianza di:
Andy J Forest

Non so se riesco di raccontare in breve. Ogni storia piccola e' come un passo in una lunga scala e non vorrei saltare uno perché tutti i musicisti e le tournee sono importanti come gli altri. La mia prima armonica l'ho comprata a 12 anni in Pasadena, California per $1.35 nel negozio Free Press Bookstore, dove vendevano letteratura di protesta e varie attrezzi per gli "hippie". Volevo suonare come Bob Dylan (che è ancora impossibile per me!). A presto ho scoperto Paul Butterfield, Little Walter, Sonnyboys I & II, Big Walter Horton, James Cotton etc. etc. Ho visto Il primo vero bluesman a 13 anni. Reverand Gary Davis e dopo Sonny Terry & Brownie McGee. Sonny Terry e' stato la mia prima influenza e ho imparato così il ritmo del country blues alla mia maniera.
Vedi sono arrivato a 13 anni e potrei scrivere altri pagine prima di compierne 15. Saltiamo quando ho suonato violino e i lunghi viaggi in auto stop attraverso l'America suonando sempre. A New Orleans subito ho suonato con Earl King, autore di "Come On" (Jimi Hendrix & Stevie Ray Vaughan) La musica di N.O. è rimasto dentro per sempre come fraseggi, spirito e forma. Non c'e' un altro citta nel mondo con una tale ricchezza musicale , almeno che sappia io. Forse Rio de Janero o Bahia.
Dopo in Europa ho suonato con un Chitarrista di Madagascar, Tao Ravao. Appena conosciuto siamo stati messi in galera a Barcelona e io fatto scappare tutti e due. Poi siamo andati in Marocco con l'intenzione di suonare Saint Louis Blues a Saint Louis… Senegal. Ma c'era una guerra nel Sahara Spagnolo e ci hanno rimandati indietro. Con lui ho fatto le ossa e mi sono divertito. Anche le mie prime composizioni le ho fatte con lui per una trasmissione alle Radio Francese Nazionale, in 1978 a Parigi.
1979 - Il mio primo vero gruppo italiano era:
Roby Zonca - chitarra
Davide Colferrati - Basso
Fabio Sorti - batteria
e un certo Paolo Matteotti - chitarra
Abbiamo Suonato la prima volta in Teatro San Leonardo, via san Vitale a Bologna nel Febbraio del 1979, dopo al Punkreas e altri locali e teatri. Poi sono rimasto per fare un concerto al palasport con i Skiantos, Naphta, Windowpen, Gaznevada etc. etc. Tutti punk o rock. Noi, l'unico gruppo Blues, facendo un bel lentone - abbiamo fatto più successo di tutti e a breve il primo disco "The List" e stato prodotto per Italian Records grazie a Oderzo Rubini. Tao Ravao è venuto per questo. Uno dei pochi numeri del Rolling Stone Magazine in Italiano ha fatto una buona recensione (di Renzo Arbore!) All'inizio abbiamo fatto un miscuglio di Blues Americano però con molte sonorità inglesi perchè Zonca e Sorti avevano sentito più John Mayall e Cream che Muddy Waters. Con un po' di fatica ho rifatto il repertorio con molti pezzi di James Cotton e Little Walter. Siamo andati a Milano per vedere Sonny Payne, Louis Meyerse Magic Slim. Questo ha aiutato l'avvicinamento al Blues che volevo fare io. Dopo è venuto Carlo Landini (Milano Slim) che suonava più tradizionale ma con meno grinta. Poi Marco Fantoni dal gruppo di Cooper ha suonato con me, grinta da vendere ma troppo Clapton. Era difficilissimo allora trovare chi faceva Albert King o Albert Collins. I Blues Brothers hanno reso popolare il blues ma la maledizione era che la gente voleva l'imitazione di quel gruppo che in fondo faceva uno spettacolo comico! Guido Toffoletti e' stato mio grande amico sin dall' inizio e Roberto Ciotti mi ha ospitato a Roma più di una volta.
Ho fatto l'amicizia con Cooper Terry, Dave Baker, Alan King e tanti, tanti altri stranieri accasati qui e ho suonato con molti grandi musicisti Italiani. In 1983 ho portato con me James Thompson con the Snapshots e in seguito e' arrivato Arthur Miles. Sono tutti e due ancora in Italia. Con Cooper Terry ho fatto alcuni concerti divertenti. Nel sud a Cosenza, nel nord a Bologna, Ferrara e a Milano. Con lui si rideva sempre. Era una persona splendida che faceva amicizia con tutti e subito. Bambini, vecchietti, donne… proprio tutti! L'ultima volta che l'ho visto, lui era scappato dagli arresti domiciliari per venire a sentirmi a Milano. Quel pomeriggio aveva cucinato spaghetti (ottimi) per tutto il gruppo. Avevo sentito che lui era sieropositivo ma non ne abbiamo parlato , lui non sapeva che io sapevo. Quindi quando l'ho chiamato sul palco per suonare e gli ho imprestato un armonica , l' ho visto con la coda del occhio infilare la mia armonica in tasca , prima di scendere del palco. L'aveva presa con sè per proteggermi. Non so perché ma quest'ultima cosa mi fa sempre commuovere ogni volta che ci penso.
Altri musicisti che hanno fatto tournèe lunghe con me:
negli anni '80 : Max Cappa - Batt. (BO.) - Ezio Bruzzeze - Basso (PE), Sergio Piccinini - Batt. (Savona) - Rinaldo Lucca- Chit. (Crema) . Anni '90 : Mauro Florian - batt. (Milano) - Maurizio Borgia batt. (GE), Antonio Gramentieri -chit.( Forlì) - Roberto Formignani - chit. (Ferrara), Pippo Guarnera -Tastiere (Catania), Enzo Vallicelli - batteria (Forlì).
Lo sbaglio più grande nella mia vita da musicista è stato suonare con un gruppo di Bologna che si chiamava Mani Sporche. Un anno prima facevano Rockabilly e dopo loro volevano dire a me come io dovevo fare il blues!!!! Se chiedevo di abbassare il volume rispondevano "discorso del cazzo!" Lasciargli è stato una mossa "igenica" (mani sporche… ah ah!!!) e mi sono divertito molto di più con chiunque altro. Adesso in poi suonerò solo con gente gentile e professionale al livello di fare la varietà di ritmi che il mio repertorio richiede. E cioè: Rhumba, Mambo e funk di New Orleans, John Lee Hooker, Bo Diddley, Chicago e swamp Shuffle. Non solo il doppio shuffle del Texas…
A proposito di bravi musicisti, adesso mi trovo benissimo con il gruppo che suona con me da un sacco di tempo. In Francia abbiamo vinto anche un premio: L'Award Bottlenet. Loro sono: Heggy Vezzano - Chitarra, Luca Tonani - basso, Pablo Leoni - batteria e voce - Sergio "Smokin" Cocchi tastiera e voce. Bravissimi, gentili, disponibili e divertenti! Cosi' si suona.! Non col musone. Questa è la verità in cui credo io.
In Europa ho suonato insieme a B. B. King, James Cotton, Champion Jack Dupree, Johnny Shines, Willy DeVille, Magic Sam, Matt Murphy, Lonnie Johnson, Bobby Blue Bland, Roy Rogers, Luther Allison, Taj Mahal, il gruppo di Otis Rush, Dave Alvin e un mucchio di altri. Non mi ha mai interessato fare tournee con un ospite - ho sempre usato il mio nome e basta. All'inizio volevo un nome di gruppo - "The Stumblers" ma loro stessi hanno insistito per usare il mio nome. Quando ci siamo lasciati dopo un anno, mi sono reso conto che usando il mio nome, nessuno può licenzarmi e sbattermi fuori dal gruppo! Così sono andato avanti. Ho suonato in ogni piccolo e grande paese di Italia e tanti ricordi sono spariti nel buio della mia memoria, ma il succo è che ho fatto la mia piccola parte per diffondere e far conoscere la musica che amo: il blues e lo stile-New Orleans, in questa pariticolarissima penisola chiamata Italia. Tanti auguri a tutti quelli che provano a vivere così e anche a quelli ... con le mani sporche!!!!