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Jubilee Singers
Spirituals e Gospel: breve storia


Prima del 1865
Quasi tutti i primi africani arrivati nel Nuovo Mondo erano schiavi. Provenivano da molte regioni della costa occidentale dell'Africa. Dovevano lavorare o nelle piantagioni o nelle città. La schiavitù era un importante problema che coinvolgeva le chiese, poiché gli schiavi avevano qui la possibilità di incontrarsi per i servizi religiosi.
Gli schiavi delle campagne erano soliti frequentare i regolari servizi religiosi, nelle chiese o nelle "case di lode" delle piantagioni, per cantare e ballare. Ma, i 'padroni' degli schiavi non permettevano di ballare e di suonare i tamburi, come si usava in Africa. Gli schiavi si riunivano anche in posti segreti ("riunioni da campo", "riunioni di cespuglio"), poiché avevano bisogno di incontrarsi l'un l'altro e condividere le loro gioie, i loro dolori e le loro speranze. Nelle riunioni rurali, migliaia di schiavi si radunavano ad ascoltare i predicatori itineranti e cantavano spirituals per ore. Alla fine del 1700 essi cantavano i primi spirituals, chiamati canzoni del grano.
Così, nelle zone rurali, gli spirituals venivano cantati principalmente fuori dalle chiese. Nelle città, intorno al 1850, il Movimento di revival cittadino Protestante creò un nuovo genere di canzone, che divenne popolare; per le riunioni organizzate da questo movimento venivano erette delle tende temporanee negli stadi dove si poteva cantare. In chiesa si cantavano inni e salmi durante i servizi religiosi.
Le parole degli spirituals negri erano collegate con la vita degli autori: gli schiavi. Mentre le canzoni da lavoro trattavano solo la loro vita giornaliera, gli spirituals erano ispirati dal messaggio di Gesù Cristo e dalla sua Buona Novella (il Vangelo) della Bibbia, "Tu puoi essere salvato". Esse sono differenti dagli inni e dai salmi, poiché erano un modo di condividere la dura condizione di schiavo.
Molti schiavi in città e nelle piantagioni tentarono di gestire una "campagna libera", che essi chiamavano "la mia casa" o "Dolce Canaan, la Terra Promessa". Questo paese era sulla riva nord del fiume Ohio, che essi chiamavano "Giordano". Alcuni spirituals negri fanno riferimento alla Underground Railroad, una organizzazione che aiutava gli schiavi a fuggire. L'Underground Railroad (UGRR) aiutava gli schiavi a fuggire ma la cosa non era affatto facile. Primo, i fuggitivi dovevano camminare di notte, usando torce e la luce della luna; Quando era necessario, dovevano camminare ("guadare") nell'acqua, così che i cani non potessero annusare le loro tracce. Secondo, dovevano saltare sulle carrozze, dove potevano nascondersi e fuggire. Queste carrozze si fermavano in alcune "stazioni", ma queste potevano essere un qualunque posto dove gli schiavi dovevano recarsi per essere arrestati. Così, spirituals come "Wade in the Water", "The Gospel Train" e "Swing Low, Sweet Chariot" si riferiscono direttamente all'UGRR.

Tra il 1865 e il 1900
La Schiavitù fu abolita nel 1865 e ad alcuni africani d'America fu permesso di andare a scuola e di laurearsi. Alla Fisk University, una delle prime università per africani d'America, a Nashville (Tennessee), alcuni educatori decisero di raccogliere fondi per sostenere la loro istituzione. Così, alcuni educatori e studenti fecero dei giri nel Nuovo Mondo e in Europa cantando gli spirituals negri (Fisk Jubilee Singers). Anche altre Università di colore avevano dei cantanti di spirituals negri: Tuskegee Institute ecc. Dopo il 1865, La maggior parte degli africani d'America non volevano ricordare le canzoni che cantavano durante i duri giorni della schiavitù. Ciò vuol dire che anche quando la gente comune cantava gli spirituals negri, essi non erano orgogliosi di fare così. Negli anni 1890, apparvero la Santità e le Chiese Santificate delle quali c'era la Chiesa di Dio in Cristo. In queste chiese era evidente l'influenza delle tradizioni africane. Queste chiese erano eredi delle grida, degli applausi, dei balli ritmici e delle canzoni di esultanza, come avveniva nelle "case di gloria" delle piantagioni.
Nello stesso tempo, alcuni compositori arrangiavano spirituals negri in un modo nuovo, che era simile alla musica classica europea. Alcuni artisti, principalmente coristi, andarono all'estero (in Europa e in Africa) a cantare gli spirituals negri.

1900-1930: Epoca pre-gospel
Negli anni '20, il Rinascimento Nero fu un movimento artistico riguardante la poesia e la musica. "Fu l'evidenza di uno spirito di razza rinnovato che coscientemente e orgogliosamente si faceva da parte", spiegò Alan Locke. Per la prima volta, gli africani d'America capirono che le loro radici erano profonde nella loro terra di nascita. Il Rinascimento Nero ebbe una certa influenza sul modo di cantare ed interpretare gli spirituals negri. Primo, fu messo in evidenza il significato storico di queste canzoni. Questo costante miglioramento degli spirituals negri produsse un altro tipo di canzoni cristiane. Queste erano ispirate dalla Bibbia (sopratutto il Vangelo) e riguardavano la vita quotidiana. Thomas A. Dorsey per primo compose queste nuove canzoni. Le chiamò canzoni del Vangelo. La nascita della musica gospel intorno al 1930 è attribuibile ai molti cambiamenti sociologici avvenuti all'interno della comunità nera, il più importante dei quali fu il forte aumento dell'emigrazione dal sud da parte dei negri in cerca di maggiori opportunità economiche e libertà.
Insieme a questi emigranti arrivarono le loro tradizioni religiose che trovarono espressione nei vari umili parti anteriori dei negozi e nelle piccole chiese che potevano permettersi alcune congregazioni.
Le tradizioni musicali di queste varie denominazioni furono conservate nelle chiese più fondamentaliste, favorendo il pieno sviluppo della musica gospel. Questo avvenne in quelle chiese che non erano legate alla liturgia tradizionale e alla formalità dei servizi religiosi - alcune Battiste, poche Metodiste, e una maggioranza di Chiese di Pentecoste o della Santità.
C'era una gran sete, tra queste persone, della loro musica che potesse esprimere i loro sentimenti più intimi su Dio e il loro coinvolgimento emotivo che era parte di questa espressione. La musica sotto mano era un linguaggio con cui essi erano familiari e poteva essere creata spontaneamente. Il predicatore, il leader della canzone, e la congregazione partecipavano tutti equamente in quei momenti creativi.

Gli anni Trenta: L'era di Dorsey
L'adempimento di questo ideale fu riconosciuto e formulato per la prima volta sotto forma di canzone gospel da Thomas A. Dorsey di Chicago, Illinois, chiamato con simpatia "Padre della Musica Gospel Contemporanea". Il suo stile mescolava le grida di lode, gioia e fervore emotivo con lo stile popolare contemporaneo dell'epoca. C'era tutto il ritmo, l'armonia, gli abbellimenti melodici del suo vario sfondo musicale inserito nei testi religiosi. Mr. Dorsey ha scritto molte centinaia di canzoni gospel ben note tra cui ricordiamo "Precious Lord, Take My Hand", "When I've Done the Best I Can", e "Peace in the Valley". In molti casi queste canzoni hanno sostituito gli inni tradizionali, gli spirituals e gli inni gospel nei servizi religiosi delle congregazioni nere.
Ci furono molti contemporanei di Mr. Dorsey che furono similmente ispirati a creare e pubblicare canzoni in questo nuovo stile contemporaneo - Lillian Bowles, Theodore Frye, Lucie Campbell, Sallie Martin, Kenneth Morris e Roberta Martin. Oltre a questa canzone gospel formalmente composta continuò quel tipo di improvvisazione congregazionale che aveva dato impulso alla creazione delle prime canzoni gospel.
Il centro del movimento musicale gospel fu a Chicago durante gli anni Trenta dove molte chiese permettevano ai cori e ai gruppi gospel di organizzarsi. La Convenzione Battista incoraggiò fortemente gli scrittori e i cantanti di canzoni gospel e venne data loro l'opportunità di viaggiare ed organizzare gruppi gospel nelle chiese in tutta l'America. I programmi radiofonici settimanali del Wings Over Jordan Choir che cantava canzoni gospel contribuirono ad accelerare un diffuso riconoscimento di questo stile musicale. A differenza della maggior parte del canto gospel, tuttavia, Wings Over Jordan era un coro a cappella che cantava anche molti spirituals negri. Il loro approccio ad un dato gospel o spiritual ricordava molto lo stile dei canti corali dei college.

Gli Anni Quaranta: Espansione e sviluppo
Furono organizzati molti gruppi e quartetti gospel che cominciarono a viaggiare ad est e ad ovest per far fronte alla crescente richiesta di questa nuova musica religiosa. Alcuni dei primi concerti di musica gospel furono capeggiati a New York da Sister Rosetta Tharpe, The Kings of Harmony, Georgia Peach, The Thrasher Wonders, e altri. Charles Hobson fece questa osservazione generica sugli svipuppi della musica gospel in quel tempo:
"Nel 1940 le più recenti canzoni e stili gospel erano stati accettati su scala nazionale. Subito dopo la Seconda Guerra Mondiale i negri cominciarono ad acquistare dischi gospel in numero impressionante per la prima volta fin dai tempi della Depressione. I cantanti gospel fecero molte registrazioni con famose etichette come Apollo, Gotham, Savoy, Specialty. Il Rev. W. Herbert Brewster, predicatore di Memphis, si affermo come il primo scrittore di canzoni gospel del tempo. Due delle sue più famose composizioni sono "Move On Up A Little Higher" (meravigliosamente cantata da Mahalia Jackson), e "Surely God is Able" (dalle Clara Ward Singers)."
Il decennio degli anni Quaranta fu un'epoca spettacolare per i quartetti gospel. Essi praticamente non avevano rivali nel loro massiccio richiamo di pubblico. Il loro unico stile gospel aveva un richiamo più commerciale di quanto ne avevano gli arrangiamenti più orientati verso la chiesa dei cori gospel, solisti e gruppi. Per lo più, i membri dei quartetti erano attirati secondo la moda e presentavano un'immagine più vistosa di altri esecutori.

Gli anni Sessanta: I Cori Gospel
In un tiepido pomeriggio di Giugno nel 1966, un festival di cori gospel si teneva al nuovo Madison Square Garden di New York, in quella che può essere considerata un'occasione storica nella storia della musica gospel. L'evento segnò il debutto di Edwin Hawkins e il suo Northern California State Youth Choir, chiamato poche settimane prima gli Edwin Hawkins Singers. Il coro di cinquanta voci fu presentato per la prima volta sulla costa est da Joe Bostic, noto disc jockey gospel di Harlem, sulle ali del loro hit gospel internazionale di Joe Bostic "Oh Happy Day". Un pubblico di molte migliaia di persone era venuto ad ascoltare e vedere il primo coro gospel raggiungere un successo senza precedenti in campo gospel. Il loro formidabile successo fu il primo ritrovato commerciale nella storia gospel a causa della vasta attrattiva che lo stile Hawkins ebbe tra gli entusiasti del rock'n'roll, del jazz e del folk come pure tra gli amanti della musica gospel tradizionale. Lo stile gospel Hawkins rappresenta la sintesi dello sviluppo corale nella musica gospel durante gli anni Sessanta poiché essa combina con successo le liriche religiose con i ritmi rock contemporanei suonati da strumenti ritmici che sono nuovi per il gospel - il basso e accompagnamento Fender, il basso e la batteria chiaramente identificano il gospel con i suoni popolari del momento.
I primi cori gospel erano spesso gruppi di misura variabile con voci miste che cantano inni gospel tradizionali nello stile gospel - versioni di solito sincopate di questi ben noti inni. Poiché il coro gospel assunse un richiamo commerciale secondo il modello del gruppo Wings Over Jordan, maggiore attenzione fu rivolta allo sviluppo di un unico suono gospel per il coro gospel, con arrangiamenti che diventarono più intricati ed elaborati. Tre, quattro, cinque arrangiamenti con interazione indipendente tra le voci divenne la regola.
Alcuni dei più importanti gruppi corali emersi alla fine degli anni Cinquanta e Sessanta sono: "The Voices of Tabernacle" di Detroit, Michigan, con il Rev. James Cleveland; "The Abyssinian Choir" di Newark, New Jersey, con il "Professore" Alex Bradford; "The Southwest Michigan State Choir" con Mattie Moss Clark; "The Harold Smith Majestics", di Detroit, Michigan; "Institutional Church of God in Christ", J. D. White, direttore; "Jessy Dixon, and the Chicago Community Choir"; "The Walter Arties Chorale"; e l'"Art Reynolds Choir" con il Rev. Lawrence Roberts di Nutley, New Jersey; "The Garden State Choir" di Newark e l'"Utterbach Ensemble" di New York. Ognuno di questi cori è conosciutoi a livello nazionale e sono disponibili registrazioni delle loro esecuzioni.
(Trad. Elisabetta D'Errico)


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