Home Storia Cori Italiani Concerti in Italia Festival in Italia Dischi Italiani Foto Suggestive Link Utili



Grande Coro Insieme
Provenienza: Brescia
Anno di formazione: 1995
Numero di Elementi: 258+9
.


Presentazione
- Voi del Grande Coro Insieme, si può sapere che cosa volete?
Prima di tutto deve essere ben chiaro che noi non vogliamo soldi da nessuno.
- Cioè, non vi fate pagare?
I nostri concerti sono aperti al pubblico e nessuno paga un biglietto per ascoltarci. Chi ci invita sa benissimo che vogliamo così, come sa che noi non chiediamo una lira per le nostre prestazioni.
- Ma allora perché cantate?
Lo scopo per cui cantiamo può essere sintetizzato in una sola frase: vogliamo dar voce a chi non ha voce.
- A chi, dunque?
Esistono al mondo diverse realtà che soffrono, senza riuscire a farsi ascoltare: i poveri della terra, il cui grido sale a Dio ma non viene percepito dagli uomini; le etnie oppresse ed a rischio di estinzione; le ragazze rese schiave e costrette a prostituirsi, poi torturate e uccise se si ribellano; i bambini maltrattati, dilaniati dalle mine antiuomo, obbligati a lavorare nell'età in cui si ha diritto al gioco; la natura stessa, violentata e sfigurata dall'uomo.
- E voi pensate di poter risolvere problemi di questa portata?
Magari! Non c'illudiamo certo di poterlo fare. Il nostro scopo è un altro: quello, come ho già detto, di dar voce a tutte queste realtà; di costringere chi ci ascolta a prenderne atto e a recepire, almeno per pochi secondi, il messaggio che esse lanciano e che noi cerchiamo di amplificare.
- Che cosa vi fa pensare che ci sia disponibilità a ricevere il messaggio?
Chi trae piacere dall'ascoltarci, mentre proponiamo pezzi come "River", l' "Ave Maria Guarany", "Mendoya" ed altri analoghi, non può contemporaneamente astenersi dal riflettere sulle situazioni che hanno ispirato la creazione di quella musica e che, tuttora, ne ispirano l'esecuzione da parte nostra; di qui all'esame di coscienza, di carattere non solo individuale ma cosmico, il passo è breve.
- In sostanza, allora, voi cantate per protesta?
No! Il nostro è un messaggio d'amore. Vogliamo ricordare a tutti - anche a noi stessi, perché no? - che la vita è un dono meraviglioso, del quale tuttavia siamo impegnati a fare buon uso. Dobbiamo imparare a distogliere lo sguardo dal nostro interesse egoistico per prestare attenzione a ciò che ci circonda, ed in particolare a porre l'essere umano al centro di ogni nostra valutazione. Il precetto dell'amore verso il prossimo ha carattere primario, ma è anche il più difficile da seguire. Il nostro canto aspira a dare un aiuto in questa direzione.
- Dunque, il vostro è un messaggio d'amore e voi non siete contrari a nessuno?
Siamo contrari ai malvagi. A loro auguriamo tanta sfortuna nel perseguimento dei loro scopi malefici. E' questo il significato, del tutto particolare, che vogliamo dare alla nostra interpretazione dei "Carmina Burana" di Orff.
- Si potrebbe dire, sintetizzando al massimo, che voi cantate la vita?
Beh, cantiamo anche la morte. E in questo non c'è contraddizione, perché la morte è il compimento della vita. Se la vita è stata ben impiegata, la morte è la sua apoteosi: anche quando ai nostri occhi appare prematura, anche quando lascia a chi resta un vuoto incolmabile, anche quando toglie a chi ne è raggiunto la possibilità di esprimere ulteriori potenzialità indirizzate al bene, la morte merita comunque di essere cantata. Ecco perché diciamo: "per ogni seme che muore, la terra canta".


Discografia


Riconoscimenti


Audio Files