I Fleetwood Mac nascono a Londra nel 1967.
Con John e Mick suonano anche Peter Green e, subito dopo, Danny Kirwan. Green (sua "Black Magic Woman", futuro hit di Santana), travolto dalle pressioni del successo, molla la band nel 1970, nel bel mezzo di un tour.
Viene rimpiazzato da Jeremy Spencer che però, l'anno dopo, durante la tournée americana, sparisce dall'albergo, per essere ritrovato dall'FBI, quattro giorni più tardi, totalmente contrario ad un ritorno nella band.
Il tour prosegue solo grazie a Green, il cui rientro è, solo temporaneo.
Fin qui, le note nere. A fornire quelle rosa ci pensa Christine Perfect, futura Mrs McVie, che si unisce alla band nel 1970.
Il suo pianoforte, la sua vena melodica e le sue canzoni d'amore, insieme al rock lineare del nuovo chitarrista, Bob Welch, allontanano i Fleetwood Mac dalle loro origini blues e cominciano a plasmare il suono che li farà sfondare in tutto il mondo. Ne è una prova Kiln House (1970), il primo album che riesce a fare breccia nel mercato americano.
Nonostante questo, i guai sembrano non finire mai che il gruppo cade letteralmente a pezzi, e non può permettersi di portare a termine il tour.
Nel caso dei Fleetwood Mac il canonico "anno della svolta" è il 1975.
Il primo album dei top five si chiama proprio Fleetwood Mac, quasi a sancire un nuovo inizio, che lo trascinano sulla vetta della classifica.
Musicalmente, la coesione è perfetta, e i Mac meritano l'appellativo di "supergruppo".
Sentimentalmente, invece, le cose non vanno così bene, su nessun fronte.
Il risultato, Rumours (1977) è strabiliante, lontano anni-luce da qualunque altro album AOR mai realizzato. Un disco in cui ogni canzone brilla di luce propria, in cui gli spunti melodici sembrano non finire mai e in cui le voci si alternano e si rincorrono, non lasciando spazio alla benché minima pausa.
Senza precedenti sono anche i risultati del disco: oltre ai milioni di copie vendute, alle 31 settimane al numero 1 negli States e alle 450 settimane consecutive nella top 100 inglese, i Mac si portano a casa un Grammy e riconoscimenti vari, fra cui quello di miglior band, miglior album, miglior singolo.
Tusk (1979), non fa altro che piantare i semi delle carriere soliste. La critica si divide: c'è chi lo taccia di essere un incoerente concentrato di saccarina, chi invece lo paragona al White Album dei Beatles.
Certo è che il gruppo comincia a risentire degli insanabili dissidi interni, sopportati fin qui nel nome della musica e, beh, dei soldi. Così, prima ancora che esca il successivo Mirage (1982),i componenti del ruppo cominciano a passare sempre più tempo su progetti personali. Il sorprendente Tango In The Night (1987) vedrà per l'ultima volta insieme in studio il dream team.
Behind The Mask (1990) e, soprattutto, Time (1995) soffrono di una mancanza di creatività.
Il resto, come si suol dire, è storia recente. Con un'età media di oltre cinquant'anni, e ognuno con una vita propria, gli eterni Mac sono tornati.
Aprono il concerto (e il disco) con "The Chain" e lo chiudono con uno degli inni di sempre,"Don't Stop".
Che i Fleetwood Mac non abbiano intenzione di fermarsi sembra dunque sufficientemente chiaro. Che cosa succederà in futuro, lo sanno solo loro.
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Discografia
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1968
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Peter Green's Fleetwood Mac
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Blue Horizon
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1969
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English Rose
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Epic
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1969
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Then Play On
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Reprise
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1970
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Kiln House
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Reprise
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1971
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Future Games
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Reprise
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1972
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Bare trees
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Reprise
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1973
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Penguin
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Reprise
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1973
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Mystery to Me
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Reprise
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1974
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Heroes Are Hard to Find
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Reprise
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1975
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Fleetwood Mac
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Reprise
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1977
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Rumours
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Reprise
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1979
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Tusk
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Reprise
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1980
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Fleetwood Mac Live
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Reprise
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1982
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Mirage
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Reprise
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1985
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Live in Boston
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Shanghai
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1986
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London Live '68
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Nagnum
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1987
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Tango in the Night
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Reprise
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1988
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Live Fleetwood Mac
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RB Music
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1990
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Behind the Mask
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Reprise
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1992
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Boston Live
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Castle
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1992
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Live at the Marquee
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Trojan
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1995
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Time
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warner Brother
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1995
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Live at the BBC
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Phantom
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1997
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The Dance
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Reprise
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1998
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Live in Boston, Vol. 1:february 1970
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Original Maste
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1998
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Live in Boston Tea Party, Pt.2
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Original Maste
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1999
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Shrine '69 [live]
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rykodisc
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1999
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Live!
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Columbia River
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2000
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Live in boston, Vol. 3
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Original Maste
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Riconoscimenti: Grammy Awards
Rumours (1977) - Grammy Award
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Audio Files
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