La WHY & NOT Blues Band nasce a Napoli nel 1986 ed il nome è preso da un gioco fonetico - linguistico tra il napoletano e l'inglese. L'idea fu rubata da uno dei tanti manifesti contro la guerra del Vietnam che titolava Stop the War? Why Not!, ai componenti della band formata da americani e napoletani piacque il casuale accostamento di pronuncia tra il Why Not inglese ed il 'Uai e notte' napoletano, che tradotto significa Guai di Notte, sembrò un segnale di ulteriore coesione del gruppo.
La formazione prevedeva George Shalhoub - batteria, Roby Politelli - chitarra solista, Fausto Ferrajuolo - tastiere (tre ex THE BUZZ formazione hard rock), Pippo De Vincenzo al basso e Gaetano Festini chitarra, armonica e voce.
Una tremenda mutilazione subita nel 1990 per l'abbandono di P. De Vincenzo, la partenza di G. Shalhoub e R. Politelli che andarono a tentare nuove esperienze musicali negli Stati Uniti e la scelta di F. Ferrajuolo di darsi al Jazz in modo professionale, porta Festini ad essere l'unico componente della Why & Not Blues Band originaria, ma grazie a Tommaso Nappo e la graditissima alternanza di amici musicisti riuscirono a tenere unita la band.
Di questo periodo restano memorabili la partecipazione ad un concerto organizzato in un locale storico di Napoli come il NOTTING HILL ed uno spettacolo teatrale/musicale con arrangiamenti curati da Tommaso Nappo, inoltre da una loro idea nacque l'autoproduzione di una compilation comprendente il remake di brani di Artisti Italiani Vari (direzione artistica e arrangiamenti musicali di Nappo) il cui ricavato andò in beneficenza e nella quale dei Why & Not si possono ascoltare i brani Sotto Viale Augusto che ci sta? e Una settimana un giorno di Edoardo Bennato, Che soddisfazione , A testa in giù e Se mi vuoi di Pino Daniele e Scrivimi di Nino Buonocore (A testa in giù e Scrivimi cantate da T. Nappo).
Nel 1995 con il ritorno di Roby Politelli dall'America la sua reintegrazione nel gruppo fu assolutamente naturale, quasi biologica.
Dopo l'abbandono di T. Nappo nel 1996, ritornato alla primordiale passione di compositore/arrangiatore, fu vitale il casuale incontro con Gianni Maresca (con il quale in precedenza Festini partecipò ad uno spettacolo musicale che li vide impegnati nella riconversione in chiave blues di alcuni brani della tradizionale canzone napoletana tra le quali 'Passione' e due brani dei Musicanova 'Vulesse addiventare' e 'Brigante se more' quest'ultima con l'azzardato inserimento dell'armonica), che scatenò un vero e proprio colpo di fulmine artistico e permise di creare una formazione UMPLUGGED a tre chitarre, che comunque non rappresentava una novità assoluta per la band in quanto già provata in precedenza con Tommy Nappo.
Il gruppo è ancora esistente anche se negli ultimi tempi per problemi vari è costretto a suonare nei fine settimana. Il trio ha all'attivo due Feste dell'Unità a Portici (NA) nel 1997 e nel 1998 dove nell'occasione presentò per la prima volta dal vivo i brani scritti da Festini Disoccupati e Tribù (mai pubblicati ma esistenti in una cassetta registrata dal vivo in un'altra occasione), continua comunque a suonare nei classici Music/Live Pub di Napoli seguendo una scaletta che prevede per la maggior parte delle cover di artisti storici del blues come Steve Ray Vaughan, Gary Moore, Eric Clapton, Johnny Lee Hooker, John Mayall, Muddy Waters, Bo Diddley, Robben Ford, Jonny Lang, Dr. Feelgood e tanti altri.
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Discografia
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Riconoscimenti
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