Vengono da Udine e propongono "pub rock", una sigla che potrebbe dir poco ai più giovani ma in Inghilterra conobbe, verso la metà degli anni settanta, un buon momento di gloria, arrivando a influenzare anche certi settori del punk (l'urgenza espressiva, il recupero del r'n'r in forma di rhythm'n blues sincopato e grintoso); tanto per dire Joe Strummer suonava in una band pub rock (gli 101ers) prima di formare i Clash, Ediie & the Hot Rods, Brinsley Schwartz e, soprattutto, i grandi Dr. Feelgood (dei quali riprendono anche il sorridente logo della copertina e al cui vocalist Lee Brilleaux r.i.p.- il demo è dedicato) sono i referti immediati di una cassetta composta da cover blues, rock, folk.
Tra le righe, un po' d'ironia (l'uso della voce ben poco canonico) e molta voglia di divertirsi. "Né vale la pena?", chiede il cantante; certamente Roberto, ne vale sempre la pena. Perché siamo vivi, finchè siamo vivi.
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Discografia
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