Bertrando Goio, nato a Casale Monferrato nel 1976 e residente a Pavia, si è formato artisticamente con l’ascolto dei grandi bluesmen afroamericani delle origini. Alla sua formazione hanno anche contribuito due protagonisti assoluti dell’armonica blues in Italia: Fabrizio Poggi e Paolo Ganz che con la loro bravura e la loro amicizia lo hanno “instradato” e guidato. Appassionato del Chicago Blues e dei suoi eroi come i due Sonny Boy, Little Walter, Walter Horton, Junior Wells e via dicendo, ha tuttavia intrapreso anche una carriera da solista, esibendosi da solo, con la propria armonica: Bertrando Goio è un armonicista di stampo profondamente downhome che, con il canto e soffiando attraverso le ance delle sue armoniche, ricrea l’atmosfera di quel blues primigenio che nell’America degli anni ’20 e ’30 cominciava a suonare sui 78 giri, quando i pionieri della blues harp usavano lo strumento anche da solisti, spesso come estensione della propria voce, in alternanza ad essa. Ballate, canzoni popolari, danze, gospel e veri e propri blues; questo è l’ambiente da cui Bertrando attinge, influenzato da artisti leggendari come DeFord Bailey, Noah Lewis, Jaybird Coleman, Eddie Mapp, per non citarne che pochi. Dalle campagne di Mississippi e Alabama alle strade di Memphis dove risuonavano le note delle sorridenti jug bands. Una musica che spesso deriva, nemmeno troppo alla lontana, dalle worksongs, dagli hollers e dai richiami che gli schiavi “lanciavano” durante il duro lavoro nei campi, e che si sono tramandate fino a trasformarsi in quel blues elettrico che poi avrebbe affrontato le strade del Nord in città come Detroit e Chicago.
Una musica diretta, ruvida, essenziale e non di rado misteriosa, dispersa in distanze anagrafiche e alcoliche e che tuttavia rimane ancora oggi la base fondamentale di gran parte di ciò che ascoltiamo quotidianamente alla radio. Armonica e voce, un modo oggi dimenticato di fare musica ma che agli albori del XX secolo era diffusissimo, a dispetto della relativa scarsità di testimonianze sonore. Una musica che non è solo melodia, ma un modo di narrare autentiche storie, che sono raccontate anche quando la voce tace ed è solo l’armonica a “parlare”, anche quando rievoca lo sbuffare e lo sferragliare di una locomotiva a vapore.
Al suo attivo ci sono partecipazioni con diversi gruppi, tra cui gli ormai estinti Blues Fellah, i Rude Moode e i Dirty Boots, ottima blues band del vivace ambiente blues emiliano, di cui fa parte l’armonicista Erika “Sonny Babe” Mezzani. Da segnalare inoltre la partecipazione al Festival del Ticino edizione 2005 e del Novara Street Festival (2005). Sempre in quest’anno fortunato ha avuto modo di “jammare” a Chicago in locali come il Rosa’s e il Buddy Guy’s Legenda, riscuotendo apprezzamenti da parte del pubblico.
Nel 2003 è uscito il libro “Sonny Boy Williamson II – L’ultimo poeta del blues”, un saggio biografia dedicato alla figura del grande armonicista afroamericano, con prefazione di Fabio Treves, edito da Gariazzo Edizioni.
E’ imminente l’uscita di un disco.
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Discografia
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Libri
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Bertrando Goio
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Sonny Boy Williamson II...
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Ed. Gariazzo
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2003
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Riconoscimenti
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Audio Files
Riding a Train - MP3 (DoctorHarp)
Crow Jane - MP3 (DoctorHarp)
I'm Gonna Cross the River O' Jordan - MP3 (DoctorHarp)
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